Chi ci segue sul gruppo di Facebook Scialli all’uncinetto, sa che sabato scorso ho avuto un attimo di pazzia e mi sono auto-sfidata a completare uno scialle all’uncinetto in 48 ore.
Siamo a martedì, com’è andata la sfida?
Partiamo dal fatto che sembrava una cosa semplice e lineare. Sembrava, perché sapevo di potercela fare: all’uncinetto sono molto più veloce che a maglia, quindi partivo avvantaggiata. Poi volevo fare qualcosa che non fosse strettamente necessario per il lavoro. Chi ha la fortuna /sfortuna di avere un lavoro che coincide con le proprie passioni sa che spesso non si fa quello che si vuole, ma quello che si deve fare. Quindi spesso faccio scialli che mi piacciono così così perché vanno di moda, oppure maglioni che so non metterò mai però sono quotatissimi su Ravelry. Va bé, questa è un’altra storia.
Eccomi allora alle 17:47 a lanciarmi la sfida, o meglio, a tirarmi la zappa sui piedi…
Regola numero 1: non cominciare una sfida alle 17:47 di sabato, sapendo che finirà il lunedì, perché probabilmente lunedì dovrai lavorare e quindi ritarderai il tutto….
Gasatissima, prendo la mia adorata Schoppel Wolle e uno schema che avevo già adocchiato da diverso e tempo e comincio felice come una pasqua a giugno 😀
Regola numero 2: parti dal filato già pronto ad essere lavorato.
Siccome a me piacciono le sfide complicate, sono partita da un gomitolo pronto e in più avevo un mezzo lavoro cominciato e mai finito, che ho quindi disfatto, lavato e asciugato per recuperare il filo. Partendo con il gomitolo pronto avrei risparmiato un sacco di tempo!
Regola numero 3: non accettare inviti a cena.
Se sei nel bel mezzo di una sfida, ignora tutto e tutti. Non rispondere al telefono (fatto), non guardare Facebook (fatto), non uscire a cena (ehhhmmmm), perché perderesti ore preziose per la tua sfida.
Risultato, alle 23 di domenica sera avevo uncinettato 85 grammi di filato, che non è male, ma non era abbastanza. Ho seguito lo schema, che diceva di fare 8 ripetizioni del pattern, ma era evidentemente troppo piccolo, e quindi mi è toccato andare avanti ancora un bel po’.
Regola numero 4: non complicare il progetto iniziale.
Gasata come non mai, oltre a disfare un lavoro, sistemare un gomitolo, pulire il box doccia, ho deciso di aggiungere una sfida ulteriore. Le perline!! Mi piaceva l’idea di aggiungere qua e là un tocco di luce, quindi ho inserito qui e là alcuni fiorellini Swarovski, ma ovviamente era la prima volta che lo facevo, e ho dovuto imparare la tecnica. Altra fonte di rallentamento…
Ecco qui in primo piano lo Scarabaeus di Swarovski: la morte sua, come si suo dire!!
Lunedì mattina ho condensato tutto il lavoro in mezza giornata, ho preparato un pranzo frugale e poi mi sono fiondata a uncinerai sul divano. Nei momenti di picco ho lavorato 14 grammi di filato all’ora, il polso cominciava a cedere, ma ho fatto finta di nulla.
Regola numero 5: non uncinettare quando c’è l’ultima puntata di Game of Thrones
Fremevo sul divano, perché volevo vedere la puntata, ma volevo finire lo scialle mannaggia!!
Alle 18 ho fatto una pausa. Sostanzialmente non avevo finito lo scialle, ma mi mancavano solo 5 righe. Il problema era che avevo il frigo così vuoto che il vento ululava nello scomparto delle uova, e mi è toccato uscire al supermercato per rappezzare una cena ;).
Regola numero 6: fai scorta di cibo in anticipo per la sopravvivenza
Dopo la partita, la spesa, la cena, la sistemazione della cucina e l’ultima puntata, ho ripreso l’uncinetto in mano. Alle 00.21 ho chiuso l’ultima maglia alta. A nanna.
Oggi l’ho lavato e puntato per bene. In pratica se non considero il lavaggio parte del lavoro, sono arrivata in ritardo di 6 ore al traguardo, ma mi consolo pensando che non ho uncinettato ininterrotamente ma ho fatto molte pause, molte evitabili.
Ecco il risultato finito, non mi dite niente, lo so, sono pazza, indosso la lana a Giugno…. ahahahahah
Vi piace?? A quando la prossima sfida??
Grande Serena!!!!!!Bravissima è bellissimo !!!!