Proseguiamo nella nostra avventura per creare il cardigan a riquadri…
Avete già fatto mille quadratini con il metodo che vi ho spiegato ieri? MALE!
Per due motivi.
- Prima di tutto non abbiamo finito di pianificare il nostro cardigan,
- Secondo, fare tanti quadrati separati è il metodo migliore per lasciarli a fare la muffa per mesi prima di decidere di unirli assieme. Garantito. Ho ancora una coperta fatta nel 1998 che aspetta in una scatola l’assemblaggio.
Avete misurato il giro seno? Se, come me, volete fare un cardigan chiuso sopra e aperto sulla panzetta, l’unica misura che vi serve è il giro seno. Per aiutarvi nell’esecuzione vi consiglio anche di trovare, tra i vostri capi, una maglia, una t shirt, una felpa che vi vesta bene, e vi piacciamo molto quando la indossate, vi servirà da “traccia” nei momenti di bisogno.
Non scegliete un capo oversize, o qualcosa che vi va troppo stretto, andate con qualcosa di “giusto”, perché sarà il vostro riferimento in corso d’opera. Come se fosse un manichino su cui fare la prova, per darvi un’idea. Vedrete infatti nelle mie foto, che ogni tanto i quadretti sono appoggiati su una maglia nera: quello era il mio manichino 😉
Il difetto di noi crochettatrici, diciamo la verità, è che cominciamo spesso i lavori senza sapere dove andremo a finire, perché è l’uncinetto che si anima, prende vita e comincia a lavorare da solo. Quasi.
Quindi, per semplificare al massimo le spiegazioni, e visto che non stavo seguendo uno schema, posso dirvi che ho misurato il mio giro seno, poi avendo fatto un quadratino (e misuratolo) ho fatto il seguente calcolo matematico difficilissimo:
misura giro seno diviso centimentri del quadratino uguale numero di quadratini per fare la circonferenza del giroseno.
Nel mio caso 98 cm diviso 9,50 fa 10,30. Quindi 10 quadratini. Quello che manca lo compenseremo dopo e vi spiegerò come.
Ho cominciato allora a fare la mia prima striscia di quadratini, composta da 10 quadratini messi in fila. Si, lo so, nella foto ce ne sono cinque perché sono partita dal dietro e volevo vedere come veniva come misura. Per unirli, dopo anni di copertine abbandonate perché unire i quadrati è una palla, sono passata al “join as you go” come dicono gli inglesi, quindi unisco i quadretti mentre li sto facendo. Se cercate “jon as you go crochet” su youtube trovate tanti metodi, il mio preferito è questo, perché la cucitura rimane piatta. Un video tra i tanti è questo qui
Non unisco con l’ago solo perché ho un filato sfumato e non mi piace vedere il filo diverso a cavallo tra i due quadratini. Filosofia, lo so. Quasi metafisica. Se usate un filo tinta unita (peggio per voi) andate con l’ago e siete a cavallo.
Così cominciamo a costruire la parte inferiore del maglione, dal seno in giù. Siccome è un cardigan, dobbiamo fare sostanzialmente un rettangolo. Difficile, vero? Il rettangolo è largo quanto il giro seno (o giù di lì) e lungo… quanto vogliamo. Io ho deciso che mi coprisse un po’ il sedere, quindi ecco il calcolo matematico da fare.
Misuro da sotto l’ascella al sedere (metà chiappa, diciamo). Divido questa misura per 9,5 (la misura del mio quadratino) e ottengo il numero di quadratini per la lunghezza. Arrotondando al numero intero più vicino. A me veniva 3,6 quadratini, arrotondato a 4 quadratini così scende un po’ di più a coprire lo scempio.
Segnatevi su un quaderno le misure essenziali del cardigan, non dico di tenere le vostre memorie, ma almeno quei due o tre numeri che vi permetterebbero di riprendere in mano il lavoro a distanza di tempo senza impazzire per recuperare il punto… così, consiglio da amica 😉
Quindi… strisciate! Nel senso, fate la striscia, ci vediamo settimana prossima!
Ma no, scherzo, ci vediamo prima, neh!
Tutorial completo qui:
http://www.hobbyfemminili.it/tag/cardigan-a-riquadri/
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